lunedì 23 febbraio 2015

Ok ai lavori Lsu per immigrati dalla Regione

La regione Fvg sta andando nella direzione giusta con il programma 2015 per l'immigrazione che prevede il sostegno di progetti per richiedenti asilo e rifugiati, a cura degli Enti locali, per favorire l'integrazione (ovvero lavori gratuiti di cura del verde e pulizia della città per i richiedenti asilo in attesa di essere esaminati dalla commissione territoriale). Voglio sottolineare che che le risorse sono attinte dal Fondo regionale per l'immigrazione, istituito nel 2008, e che i fondi saranno utilizzati solo per coprire gli oneri relativi alle assicurazioni, visto che il lavoro prestato dai profughi sarà completamente gratuito. Invito quindi tutti i Comuni interessati a premunirsi, preparando i progetti per quanto il documento sarà definitivamente approvato. Se infatti non possiamo dirci sicuri di ridurre i flussi che interessano il nostro territorio in tempi brevi, almeno facciamo in modo che siano meno impattanti possibile. Ricordo che già da mesi avevo invitato a seguire questa strada, forte anche della lettera con cui il capo del dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione Mario Morcone aveva invitato le prefetture italiane a stringere accordi con gli enti locali per favorire «lo svolgimento volontario, da parte degli immigrati ospitati, di attività socialmente utili, che avrebbero il doppio vantaggio di creare un terreno fertile per una più efficace integrazione nel tessuto sociale e di prevenire eventuali tensioni». I flussi migratori verso l'Italia si sono intensificati molto dalla fine del 2013, con la conseguenza che oggi ogni provincia italiana ospita un numero importante di cittadini extracomunitari, molti dei quali richiedenti asilo o in attesa delle definizione del ricorso contro il diniego dello status di rifugiato da parte della commissione territoriale competente. Per loro, una delle criticità segnalate, che si riflette negativamente sull'esperienza dell'accoglienza, è l'inattività durante il periodo di permanenza legato alla conclusione dei procedimenti. Insomma, a molti dà fastidio vedere i profughi senza nulla da fare? Anche a loro pesa essere costretti all'immobilità. Risolviamo quindi questo problema approvando dei progetti che portino i richiedenti asilo a essere elementi attivi nella nostra società, per il bene di tutti.

venerdì 13 febbraio 2015

Immigrazione: no al ''palleggio'' tra Triton e mare Nostrum

La nota congiunta inviata da me, Micaela Campana (responsabile Welfare, Terzo settore, Immigrazione, Diritti della segreteria del Pd) Marco Pacciotti del Forum Immigrazione e i deputati Paolo Beni, Giuseppe Guerini, Antonino Moscatt, Marilena Fabbri, Delia Murer, Chiara Scuvera, Vanna Iori, Kalid Chaouki e Sandra Zampa sulla tragedia di Lampedusa.

«La tragedia di Lampedusa non puo' essere ridotta a un palleggio tra Triton e Mare Nostrum. Il punto dirimente e' il caos che regna sovrano in Libia. Triton e' un'operazione sotto il controllo dell'Europa e dell'agenzia Frontex. Grazie a Mare Nostrum che e' stata una straordinaria operazione italiana abbiamo spinto l'Europa a intervenire: Triton e' insufficiente con i suoi mezzi logistici e con il suo profilo per evitare altre tragedie in mare. Il pattugliamento a 30 miglia dalle coste e il rispetto del codice della navigazione non bastano. Servono mezzi adeguati, personale addestrato e risorse tecnologiche per garantire il pattugliamento e le operazioni umanitarie. Ma soprattutto serve un impegno di tutta la comunita' sulla Libia. Serve che l'Europa si impegni sul tema dell'immigrazione sia rispetto agli sbarchi sia in un'ottica di lungo termine. Nessun Paese puo' essere lasciato solo e l'Italia, il governo e soprattutto quegli amministratori locali che si sono impegnati a rispettare quanto deciso nella Conferenza Stato - Regioni in termini di accoglienza».