domenica 27 aprile 2014

Rimborsi spese associazioni dilettanti: annullata la detassazione

E' rientrato l'allarme per il taglio della detassazione per i rimborsi spese degli sportivi dilettanti. Nel testo del decreto legge sull'Irpef, infatti, sono scomparse entrambe le soglie (2000 e 5500 euro) annunciate come possibili. I dilettanti continueranno quindi a vedere non tassati i rimborsi spese fino a 7500 euro. E' una buona notizia perché la modifica avrebbe pesato notevolmente sull'attività delle società dilettantistiche. Si rischiava di vedere un brusco stop all'attività di diffusione della pratica sportiva proprio nel campo del dilettantismo, molto importante anche in Fvg». I taglio della detassazione, avevano dichiarato molte società, avrebbe potuto mettere la parola ''fine'' alla pratica sportiva di base.

Il risultato è stato raggiunto grazie al lavoro diplomatico tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, e il presidente del Coni Giovanni Malagò, che hanno lavorato anche a Pasqua e Pasquetta per arrivare a questo esito. La ''quadratura del cerchio'' è arrivata grazie alla garanzia della copertura al decreto legge pur togliendo la somma che sarebbe arrivata dalla riduzione della detassazione.





mercoledì 16 aprile 2014

Il futuro dei collegamenti ferroviari regionali nelle risposte del Ministero

Mantenere inalterato il progetto di Alta Velocità in quanto asse strategico, ma puntare nel breve periodo sul un progetto di velocizzazione dell'attuale asse Venezia-Trieste (che oltretutto costerebbe 1.800 milioni di euro a fronte dei 7.474 previsti per l'AV): questo è quanto emerso nell'incontro dello scorso 26 marzo tra il commissario straordinario per la Tav e Rfi secondo quanto riferito dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in risposta a un'interrogazione degli onorevoli Mognato e Tullo in commissione.
Il Ministero spiega che si è preso atto delle determinazioni delle due Regioni Veneto e Fvg (che con atti formali hanno richiesto la modifica del tracciato) e si è stabilito di abbandonare il vecchio progetto del 2010 e di sbloccare la progettazione del nuovo tracciato che ha già il consenso per il tratto veneto (si stanno invece attendendo le osservazioni del Fvg). Rfi quindi sta lavorando per la velocizzazione della linea fino a 200 chilometri orari.
Il Ministero ha quindi risposto a una questione, sollevata dagli onorevoli Piepoli e Gigli, sul potenziamento del nodo ferroviario di Udine. In questo caso, il Ministero ha informato che entro giugno 2015 saranno completati i lavori da 10 milioni di euro progettati allo scopo di spostare il traffico merci dal tratto urbano Udine Centrale alla circonvallazione esterna, che prevedono una serie di interventi tra i quali l'inserimento di due scambi tra le linee Ud-Go e il raccordo Ud-Bivio centrale per consentire l'instradamento dei merci verso Tarvisio, e la realizzazione di un nuovo binario su Bivio Cividale. La seconda fase, finanziata per 50 milioni di euro con la legge di stabilità 2014, prevede invece il raddoppio della tratta tra Udine centrale, Udine parco e Bivio Cividale con la realizzazione di due linee indipendenti a doppio binario verso Tarvisio e Trieste.
Infine, il Ministero ha evidenziato che è in fase di avvio un negoziato con l'Austria per far riconoscere la sezione Palmanova-Udine quale sezione transfrontaliera del Corridoio Baltico-Adriatico, azione che comporterebbe un aumento della percentuale di sostegno comunitario fino a un massimo del 40% dei costi di realizzazione.







giovedì 10 aprile 2014

Schengen della salute in vigore dal 5 aprile

E' entrato in vigore lo scorso 5 aprile il Decreto legislativo 38/2014 sulle cure nell'Unione Europea, noto come lo ''Schengen della Salute''. Come ha spiegato il Ministro alla Salute Lorenzin, uno degli obiettivi a cui il nostro sistema sanitario nazionale deve tendere è quello di attirare pazienti stranieri e guadagnarsi quindi una posizione di ancora maggiore spicco in ambito europeo. E questo vale ancora di più per un territorio come quello del Fvg. L'Italia è stata uno dei primi paesi a recepire la direttiva Ue, attivando un contact point per informare i cittadini che fornirà informazioni sugli standard di qualità e sicurezza delle cure, accessibilità delle strutture e soprattutto procedure di rimborso e di autorizzazione. Informazioni che sono utili sia per chi dall'estero arriva nelle nostre strutture, sia chi dall'Italia sceglie di curarsi all'estero. Il punto di contatto e tutte le informazioni si trovano sul sito del Ministero della salute, http://www.salute.gov.it, seguendo il percorso Home > Temi e professioni > Sanità internazionale > Cure nell'Unione Europea.





mercoledì 9 aprile 2014

Giovedì 10 aprile convegno su logistica europea. Ore 16.00 a Monfalcone.

Giovedì 10 aprile alle 16.00 in Palazzetto Veneto: incontro sulle vie di comunicazione dell'Europa, organizzato dai circoli Pd di Monfalcone, Ronchi, Staranzano, e dal Pd Provinciale di Gorizia.

Ingresso libero a tutti. Partecipate!

 

giovedì 3 aprile 2014

Salvaseime: pronto il provvedimento!

Libertà ai Comuni di individuare aree, periodi e orari in cui sarà consentita la combustione controllata di materiale vegetale: è questo il contenuto dell'articolo 29 del Collegato Ambientale alla legge di Stabilità, presto in discussione alla Camera, rinominato il ''salvaseime'', in quanto ''salva'' il tradizionale falò epifanico e permette la combustione di residui provenienti da lavorazione agricola e forestale, pratica comune nei nostri campi. Mi sono attivato immediatamente, appena avuta la segnalazione del problema, presso il ministero dell'Ambiente.

L'articolo 29, ''Combustione controllata di materiale vegetale'', permetterà di salvaguardare queste antiche pratiche. Naturalmente, la combustione vedrà delle limitazioni, decise dai Comuni: aree e orari ben determinati, quantità giornaliere non superiori a tre metri/stero per ettaro, divieto nei periodi in c'è rischio di incendi boschivi. I Comuni avranno poi la facoltà di sospendere, differire o vietare la combustione del materiale in tutti i casi di condizioni meteo sfavorevoli.

Con questo provvedimento riusciremo a sventare il pericolo di creare seri ostacoli all'attività agricola, senza per questo snaturare quell'importante azione di tutela del territorio che è la legge sulla Terra dei Fuochi.