mercoledì 25 settembre 2013

Incontro a DiteNave: il bilancio dei bandi Por-Fesr

Sono sette i progetti ''targati'' Ditenave approvati col bando POR-FESR nella programmazione 2007-2013, un numero analogo dovrebbe essere approvato nel 2013 a fronte del Bando PAR FSC, ma con ben 30 candidati iniziali da cui sono state selezionate 20 proposte ritenute particolarmente interessanti. Molti gli argomenti trattati nel corso dell'incontro che ho avuto con i vertici di Ditenave, la società costituita per la gestione del Distretto tecnologico navale e nautico del Friuli Venezia Giulia, con la missione di operare a favore della competitività delle imprese dei settori cantieristico e nautico promuovendo collegamenti e sinergie tra le diverse tipologie di operatori presenti sul territorio.

Ditenave, come ha spiegato il presidente Alfredo Pascolin, «è nata da un percorso condiviso tra enti di ricerca, istituzioni e aziende, e infatti accoglie tra i suoi attori il MIUR, la Regione, il Bic Incubatori Fvg, Università, Enti di Ricerca, aziende, tra cui Fincantieri e Montecarlo Yachts ed il mondo delle PMI».


Brandolin e i vertici DiteNave


Pascolin ha ricordato tra i progetti di Ditenave, l'appena concluso piano formativo da 5 milioni di euro per promuovere la formazione dei lavoratori nelle aziende. E soprattutto, come ha sottolineato Livio Marchesini, «la partecipazione ai bandi POR-FESR: nel primo sono stati inseriti 7 progetti, con l'attuale bando PAR -FSC si auspica ce ne siano altrettanti. Ma quello che fa piacere sono le 30 domande provenienti dal territorio», di queste 20 sono state ritenute interessanti e proposte per il bando. non si tratta di progetti ''teorici'', bensì di idee a cui le aziende si sono già dimostrate interessate in vista dell'inserimento nel processo produttivo. «E questa vocazione del territorio deve essere sostenuta e amalgamata con le altre potenzialità della zona, come la ricettività – ha detto il neo Ad Massimo Breda –. Perché le due cose non sono in contrasto, come ha dimostrato l'esperienza delle piccole ditte di assistenza e dei marina che sostengono la nautica da diporto ».

Da parte mia, ho confermato la mia assoluta disponibilità a sostenere in ogni modo l'attività di Ditenave a livello nazionale, ad esempio nella determinazione degli stanziamenti per la ricerca e innovazione. Monfalcone e Trieste hanno una vocazione industriale con particolare attenzione al manifatturiero, del quale si deve in ogni modo evitare la scomparsa. Tutto ciò che si potrà fare in tal senso avrà il mio appoggio. Abbiamo bisogno di imprese, e le imprese hanno bisogno di infrastrutture, meno burocrazia e innovazione. Ci siamo quindi dati appuntamento entro fine anno, quando sarà tempo di programmazione per il periodo 2014 al 2020.





lunedì 16 settembre 2013

Incontro con Rsu Fincantieri: quale prospettive per Monfalcone?

Appalti e carico di lavoro, con la prospettiva della messa in cassa integrazione di 460 lavoratori entro dicembre e la scomparsa delle eccellenze industriali locali: su questi temi si è svolto l'incontro che ho avuto con i rappresentanti Rsu Fiom, Uil e Fim Fincantieri Moreno Luxich, Andrea Holjar e Michele Zoff, in continuazione della discussione sul futuro del cantiere iniziata prima delle elezioni. Avevo infatti chiesto alle Rsu un incontro per essere aggiornato sull'evolversi della situazione. «A oggi sono 230 le persone interessate alla cassa integrazione – hanno illustrato le Rsu – .Secondo l'accordo di luglio, la Cig è stata prolungata ad agosto 2014 con la possibilità di un altro anno. La verità è che però, stando alle notizie ufficiali, se ne sa l'inizio ma non la fine». In realtà, il fatto che lo stabilimento monfalconese sia la sede su cui Fincantieri ha maggiormente puntato nel piano degli investimenti lascia bene sperare per un futuro: le prospettive positive ci sarebbero, ma niente è ancora stato messo nero su bianco. Quello che invece rimane è il problema degli appalti, che coinvolgono oltre 1500 persone. «Ed è un problema non solo economico, ma soprattutto politico – hanno concordato le Rsu – legato alla questione della legalità ma anche della qualifica del sistema di appalti sul territorio». È troppo tempo, hanno fatto presente, che il problema è noto. «Avere centinaia di piccole ditte esterne, ognuna con le proprie regole contributive, crea una giungla. Quello a cui la politica dovrebbe puntare è favorire gli appalti con ditte locali che seguano le regole del contratto di lavoro nazionale». Il tutto per arrivare a un appalto ''qualificato''. L'anomalia del cantiere, secondo me, è che nel giro di pochi anni ha visto scomparire tutte le sue ditte storiche. Normalmente attorno alla grande fabbrica c'è sempre un indotto, ma quello che era nato in passato è ormai del tutto scomparso. E di questo la politica deve farsi carico, creando le condizioni affinché il territorio possa esprimere il lavoro più qualificato. E, contemporaneamente, si devono creare anche le basi per una diversificazione dell'attività del cantiere, per non puntare solo sulle navi passeggeri ma anche su produzioni alternative.



mercoledì 11 settembre 2013

Scuole: qualche passo avanti nel Decreto Fare

Qualche piccola considerazione leggendo l'articolo del Piccolo di oggi sulla situazione scolastica provinciale (''Scuole sicure, servono più di 84 milioni. Legambiente piazza l’Isontino al terzultimo posto in regione per lo stato degli edifici. Il 74,43% costruito prima del 1974''). Il nostro territorio, a differenza di Udine e Pordenone, sconta una situazione di anzianità degli istituti scolastici. Questo non è in discussione, come non lo è il fatto che le scuole hanno bisogno di tutta l'attenzione possibile. Detto questo, qualche passo per arrivare a risolvere almeno le questioni più urgenti è stato fatto: nel Decreto Fare sono stati stanziati 100 milioni di euro a livello nazionale, e di questi almeno 2 arriveranno in Fvg. Una goccia nel mare, certo, ma mi impegno fin da ora affinchè nel Dep 2014 (l'ex legge finanziaria nazionale) vengano inseriti altre fondi a questo scopo. Nel frattempo, mi auguro che anche la Regione Fvg faccia altrettanto: intanto integrando con finanziamenti propri quanto previsto nel Decreto Fare, in secondo luogo stanziando dei fondi nella legge Finanziaria. Nella nostra provincia l'impegno verso le istituzioni scolastiche non è mai venuto meno: ricordo che, nei 9 anni della mia presidenza della Provincia, quasi tutti i fondi a disposizione venivano destinati al sistema scolastico, e questo ha permesso di risolvere almeno i casi più gravi. Ritengo importante che questa direzione venga mantenuta anche in futuro.


domenica 1 settembre 2013

Lunedì 2 settembre a Gradisca d'Isonzo

Siamo in tanti a ritenere che anche nella nostra provincia il partito democratico deve essere concretamente costruito attraverso il contributo di idee e di impegno da parte di tutti.

Crediamo che il partito sia un corpo collettivo, luogo di idee e di politica e non di posizioni personalistiche e polemiche sterili o candidature calate dall'alto.

Coerenti con il nostro percorso crediamo sia necessario incontrarci e discutere su come affrontare il prossimo congresso e il rinnovo degli organismi dirigenti provinciali.

Ci troveremo a Gradisca d'Isonzo, sala riunioni  Hotel Franz, lunedì 2 settembre alle ore 17.30.

Idee, impegno e serietà per ricostruire il Pd anche nella nostra provincia.