venerdì 28 giugno 2013

Selex, accordo raggiunto. Soddisfazione per il lavoro unito del territorio

E' stato raggiunto l'accordo per la Selex Es di Ronchi dei Legionari. Anche se prevede comunque degli esuberi (27 invece di 33, tutti su base volontaria) possiamo considerarlo un traguardo perchè prevede anche 300 nuove assunzioni in tutta Italia, distribuite tra i siti più produttivi. E sono convinto che Ronchi, con i suoi numeri e la sua eccellenza, sia sicuramente uno di questi. Mi congratulo quindi con il territorio, che dalla Regione alle Rsu dello stabilimento ai sindaci del mandamento (sindaco Caruso in primis) ha saputo mobilitarsi per difendere uno dei suoi gioielli. L'azione ''Regione – sindaci – parlamentari'' ha avuto quindi i suoi risultati, e mi auguro che sia uno schema che si possa ripetere anche per le altre situazioni di difficoltà della nostra regione. Adesso, però, è necessario che la Regione Fvg punti sullo stabilimento di Ronchi, senza abbassare l'attenzione, per evitare di perdere quel livello di eccellenza senza il quale questo risultato non si sarebbe raggiunto.

giovedì 27 giugno 2013

Accordo Comune Trieste - Udinese calcio: ottimo traguardo!

Come Presidente del CONI Regionale esprimo la mia soddisfazione per l’accordo raggiunto tra il Comune di Trieste e l’ Udinese calcio. Ringrazio quindi il Sindaco di Trieste, l’Udinese calcio e il Patron Pozzo, ma in particolare il Prefetto e il Questore di Trieste per la disponibilità e l’impegno. Ritengo significativa questa unità d’intenti regionale che per quanto riguarda il movimento sportivo rappresenta uno dei punti fermi del mio mandato in continuità con il mio predecessore Felluga, a testimonianza che lo sport riesce a superare dei campanilismi purtroppo ancora presenti in politica. Questa azione che mette a norma definitivamente lo Stadio Nereo Rocco permetterà agli sportivi di tutta la Regione e non solo di assistere a gare di livello europeo offrendo nel contempo a Trieste ed a tutto il Friuli Venezia Giulia un’importante vetrina turistico promozionale. Mi auguro che questo spirito collaborativo non venga rovinato da qualche decina di pseudo tifosi triestini o friulani che niente hanno a che fare con i veri tifosi che amano il calcio. Infine mi auguro che nel rinnovato Stadio Rocco accolga quanto prima “l’Unione” in un campionato adeguato al suo blasone..

venerdì 21 giugno 2013

Udine, San Polo e Trieste-Divaccia nei fondi nazionali ferrovie

La circonvallazione ferroviaria esterna di Udine, il bivio S. Polo di Monfalcone, il collegamento Trieste-Capodistria -Divaccia (SLO), il raddoppio Cervignano-Udine: questi gli interventi che saranno inclusi nelle priorità che il Governo si darà nella ripartizione di fondi per l'infrastruttura ferroviaria nazionale. Tutto ciò grazie a un Ordine del giorno a firma Brandolin, Rosato, Blasina, Coppola, Malisani, approvato oggi dalla Camera. Nel provvedimento in esame, che reca disposizioni urgenti per l'infrastruttura ferroviaria nazionale, era autorizzata la spesa di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2024, per il finanziamento degli investimenti relativi alla rete infrastrutturale ferroviaria nazionale, da attribuire con delibera Cipe, con priorità per la prosecuzione dei lavori relativi al Terzo Valico dei Giovi e per il quadruplicamento della linea Fortezza-Verona di accesso sud alla galleria di base del Brennero. Accanto a questi provvedimenti è ora previsto che si valutino anche la realizzazione di interventi localizzati all’incrocio tra il corridoio mediterraneo (ex corridoio 5) e il corridoio Adriatico-Baltico. L’avvio immediato di tali interventi si rende necessario per garantire collegamenti efficienti tra Comuni, anche contermini, e con importanti nodi ferroviari di confine, ma in particolare per il superamento delle strozzature di trasporto e logistiche con i corridoi transeuropei intermodali di trasporto.

venerdì 7 giugno 2013

Selex Ronchi: 33 esuberi. Richiesto l'intervento del governo

Nonostante sia un impianto di eccellenza, per il quale qualche anno fa si parlava addirittura di ampliamenti, la Selex Es di Ronchi dei Legionari rischia adesso di pagare le colpe degli altri stabilimenti. E non possiamo permetterlo. Questa la mia dichiarazione a conclusione dell'incontro avuto oggi con le Rsu dello stabilimento ronchese, che hanno comunicato l'intenzione della proprietà di procedere con 33 esuberi (13 mobilità volontarie e 20 in cassa integrazione a zero ore) e di prevedere una cassa integrazione collettiva di 4 ore ogni venerdì. Un segnale che ha fatto scattare un campanello d'allarme tra i lavoratori. «La nostra maggiore preoccupazione è che questi provvedimenti di fatto sconfessano il piano industriale – ha spiegato Flavio De Crignis a nome di tutte le Rsu – che prevede un rapporto tra lavoratori diretti e indiretti rispettivamente del 75 e 25 per cento del totale. A Ronchi questi numeri li abbiamo già, siamo al 20 e 80 per cento. Dunque, perché si va a toccare questa situazione? Siamo un'impresa di eccellenza, con i conti in ordine. Non è accettabile mandare a casa 22 persone in due anni». Una situazione che non può essere ignorata. Proprio ieri il sottosegretario all'industria, Claudio De Vincenti, ha riferito che le decisioni dell'azienda sono state prese in accordo con il sindacato locale, e che ne sono state informati i governi regionali. Quindi mi chiedo: il Governo ha provveduto a informare la presidente Serracchiani e l'assessore Bolzonello? Dal momento che lo stesso Sottosegretario De Vincenti ha fatto presente che il Governo si sarebbe fatto garante di una soluzione condivisa, voglio sapere in che modo si intenda intervenire. Ho intenzione di presentare un'interrogazione, che sarà condivisa con i miei colleghi di partito, per capire quali siano le intenzioni del Governo. Non è possibile che una realtà all'eccellenza e all'avanguardia come quella ronchese  paghi solo per essere una sede periferica.


lunedì 3 giugno 2013

Porto: bene Autorità unica regionale, ma sul modello Lazio

Un'autorità unica regionale, sul modello della Regione Lazio che ha messo in rete Gaeta, Civitavecchia e Fiumicino aumentando la sinergia e quindi la produttività dei due scali: questo è il modello a cui il Friuli Venezia Giulia dovrebbe aspirare, in materia di portualità ma non solo, e che può essere la spinta a realizzare la ''mozione Fvg'' auspicata dall'onorevole Michele Meta (Presidente della Commissione Trasporti) nella sua recente visita al Porto di Monfalcone.




In questo senso, quindi, si può parlare di autorità unica: non un aumento di competenze del Porto di Trieste, non un asservimento di Monfalcone e San Giorgio di Nogaro allo scalo triestino, bensì un ragionamento che funzioni sulla base dell'Alto Adriatico, e che quindi non può che partire a livello nazionale (si è visto infatti, con il naufragio della legge Riccardi, a cosa porti il voler fare le cose basandosi solo sulla realtà regionale). Per questo ritengo che sia passato il momento delle guerre di campanile, e che sia giusto il discorso che la presidente Serracchiani sta portando avanti in queste settimane: un discorso che potrebbe andare a confluire appunto nella ''mozione Fvg'' di cui si parlava, che non riguarderà solo il sistema portuale, ma l'intero sistema di infrastrutture regionale.

Da parte mia quindi condivido il discorso della Presidente regionale, garantisco la massima collaborazione all'amico e collega Paolo Maschio, nuovo presidente dell'Azienda Porto, e sono quindi a disposizione da subito per un ragionamento complessivo da portare poi a Roma.