giovedì 30 maggio 2013

Visita al Porto dell'on. Meta (presidente Commissione Trasporti)

Una ''mozione Fvg'' per portare all'attenzione nazionale la nostra regione, le sue potenzialità e le problematiche nel settore dei trasporti: questa la proposta dell'onorevole Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti e Infrastrutture della Camera, in visita oggi al Porto di Monfalcone dove ha incontrato i vertici dell'Azienda Porto (il presidente dimissionario Emilio Sgarlata e il neo presidente Paolo Maschio), nonché il presidente della compagnia portuale Riccardo Scaramelli e gli operatori del porto.


Dopo una breve introduzione sulla situazione del porto di Monfalcone da parte dell'ex presidente Sgarlata («Solo adesso stiamo tornando lentamente ai livelli di traffico del 2006, stiamo lavorando per l'accesso al canale del porto e per rendere sempre più strategico lo scalo monfalconese»), è toccato al neo presidente Maschio elencare le cose di cui il Porto ha bisogno: l'escavo, per cui si deve velocizzare la procedura, e la ridefinizione della mission e del piano regolatore del porto. Presente anche l'assessore regionale Mariagrazia Santoro, che dopo aver ringraziato l'on. Meta per l'attenzione data al nostro territorio, ha ricordato che il porto di Monfalcone rientra nelle strategie dell'Unione Europea, evidenziando però il timore che l'attenzione rimanga alta solo fino a Venezia, e che la nostra regione rimanga schiacciata tra questo scalo e quelli di Fiume e Capodistria.
«Abbiamo la responsabilità di mettere al centro dell'attenzione la questione dei porti - ha esordito Meta – in un quadro che chiarisce la competenze dello Stato e quelle della Regione. La legge 84 ha funzionato, l'errore è stato quello di rimanere poi con le mani in mano». Come fare quindi? «Due sono le azioni possibili: un decreto che ponga al centro la sburocratizzazione, l'autonomia finanziaria e le concessioni (cosa che si può fare a breve), e una riforma organica che avrà tempi più lunghi». Il Fvg ha pagato un prezzo alto alla redditività delle infrastrutture, ed è ora di chiedere il conto. «Ecco quindi le mie proposte - ha concluso Meta - .Prima, una ''mozione Fvg'' che impegni il Governo a intervenire sui temi cari a questa regione. Seconda, una delegazione per verificare e velocizzare l'iter del Via al canale di escavo al Ministero dell'Ambiente».