giovedì 9 agosto 2012

Sindaci, cittadini e categorie contro il Piano del Territorio

Tutti i soggetti interessati devono essere coinvolti nella realizzazione del Piano del Governo del Territorio, il cui progetto preliminare è stato invece appena approvato dalla Giunta regionale all’insaputa di tutti. E non è cosa da poco: si tratta infatti dello strumento urbanistico che dovrà prefigurare il futuro assetto territoriale, ambientale e paesaggistico del Friuli Venezia Giulia.


Proprio perchè assume questo valore profondo, il Pgt deve essere elaborato con il più ampio concorso della comunità regionale, delle sue istanze istutuzionali e amministrative, delle professionalità tecniche, delle rappresentanze degli interessi e dei beni comuni, delle singole competenze e autorità morali. Ma i primi passi non sono per nulla positivi, anzi: l'assessore Riccardi ha ritenuto di rigettare le "conferenze di pianificazione", condivise da tutti nelle Linee Guida al Piano volute tre anni fa, per limitare il confronto all'interno di “Assemblee” senza alcun regolamento di funzionamento e a fantomatici "tavoli tecnici".

L'idea del Pd è che si debba governare il territorio attraverso tre livelli non gerarchici fra loro: la Regione, i Comuni e una decina di sistemi territoriali. Le nostre principali proposte sono: ampio coinvolgimento della comunità reagionale, coerenza delle scelte con la visione della società e la coesione sociale, progresso con minor consumo di suolo e risorse, attenzione ai progetti-Paese ed europei.

Ora attendiamo alla prova dei fatti Tondo e la sua Giunta. Non si illuda Riccardi di avere fatto la riforma urbanistica il 2 di agosto nelle segrete stanze del “palazzo” utilizzando vergognose scorciatoie legislative. Lo talloneremo e li chiederemo conto di ''pseudoriforme'' approvate a pochi mesi della fine della Legislatura. Stimoleremo i Sindaci, le categorie, i cittadini a discutere e a non accettare supinamente e frettolosamente il documento approvato

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