mercoledì 20 aprile 2011

La mozione sull'interramento

Impegnare la giunta regionale a garantire il più ampio coinvolgimento delle varie istituzioni, Comuni e Province di Udine e Gorizia rispetto a eventuali prese di posizioni e scelte della Regione sull’elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest; chiedere alla società Terna, entro il termine di 60 giorni previsto per la presentazione di osservazioni, la progettazione dell’interramento, così da garantire un impatto minore per l’ambiente, l’economia del territorio e la salute della popolazione; chiedere alla società Terna di mantenere l’impegno alla dismissione delle linee elettriche esistenti e non più necessarie.

E’ questo il sunto della mozione che ho presentato, di concerto con alcuni miei colleghi consiglieri, al presidente della Regione Tondo per mettere una volta per tutte la parola ‘’fine’’ alla vicenda dell’elettrodotto che passa per Redipuglia. E che DEVE essere interrato, come abbiamo più volte chiesto. Lo richiede la tutela della salute e del paesaggio.

mercoledì 13 aprile 2011

Codice per l'edilizia: basta lungaggini!

Il problema segnalato dal Collegio geometri di Udine in merito al regolamento del Codice regionale dell'edilizia non è il solo problema di questo settore. Un'altra questione è quella delle lungaggini delle gare di appalto, che in momenti come questi di crisi andrebbero velocizzate quanto possibile.

E questo è stato il tema affrontato in un'interrogazione presentata dal mio collega Colautti, relativa alla decisione del Governo di alzare a un milione e mezzo il limite degli appalti non più soggetti a gara europea, e quindi passabili di rito abbreviato. L'adeguamento a questo decreto, a giudizio di Colautti e anche mio, dovrebbe essere l'occasione per la Regione Fvg di riformare l'intero sistema dei bandi, supportando tecnicamente e giuridicamente l'attività delle società appaltanti. Molto spesso infatti in questo argomento c'è stata una certa ''carenza di regia amministrativa''.

La risposta di Riccardi? Che l'intenzione di rinnovare c'è, in quanto «l'impianto legislativo in questo momento è superato dal vero di nuovi strumenti sia nazionali che di direttive comunitarie». Riccardi rassicura che è sua intenzione «accompagnare il settore in un percorso che veda tutti protagonisti». Quindi si dovrebbero avviare dei tavoli di consultazione per arrivare a una norma che «metta chiarezza e consenta, alle singole stazioni appaltanti, l'applicazione dettagliata di norme» e possa «consentire alla Regione di esercitare la funzione di strumento di consulenza».

Di tempi precisi non si parla, ma le intenzioni messe finalmente nero su bianco sono già un passo avanti.

lunedì 4 aprile 2011

Il Superporto a Vado Ligure e qua si nicchia...

E' passato un mese e la storia è sempre quella: nessuna risposta precisa, niente di scritto, solo vaghe rassicurazioni che sul Superporto si sta lavorando. E intanto nel Milleproroghe vengono stanziati 300 milioni di euro per un progetto simile (realizzato con la partecipazione delle banche e di Maersk) in realizzazione a Vado
Ligure. Un progetto che non sarà in concorrenza con quello da realizzare a Monfalcone, ma il fatto dimostra che, mentre là il governo si impegna, qua non c'è alcuna certezza.

Questo nonostante le rassicurazioni dell'assessore regionale Riccardi, che dopo la risposta data un mese fa al mio collega Alunni Barbarossa torna a rispondere la stessa cosa, a 30 giorni di distanza, a un'altra interrogazione
presentata dal consigliere Codega. Anzi, c'è una novità: nella precedente Iri aveva assicurato che il 15 marzo ci sarebbe stato un incontro sul Superporto a livello nazionale. Adesso, ammette che l'incontro non c'è mai stato. E quindi? Niente, quindi la situazione è rimasta quella che era.

Riccardi afferma che «gli atti che sono stati predisposti sono a posto», che «Unicredit non deve firmare alcun tipo di atto, deve presentare una proposta di finanza di progetto che ancora non è stata presentata», e infine che «conferma che la Regione è impegnata, e mi auguro che questo obiettivo venga raggiunto al più presto».

A parte auguri e speranze, come si vede, ancora nulla di fatto.