mercoledì 24 febbraio 2010

Il futuro della Eaton...

Un incontro positivo che testimonia l'interesse della giunta regionale sul caso Eaton e il mandamento monfalconese in particolare: questo è il mio giudizio sul vertice che ieri mattina ha visto in discussione il futuro dell'azienda monfalconese. Con alcuni risultati immediatamente concreti: primo tra tutti, la revisione dei regolamenti di Cigo, ammortizzatori in deroga e lavori socialmente utili per fare in modo che si possano integrare a vicenda a massimo vantaggio dei lavoratori.

Come consiglieri regionali abbiamo assicurato il massimo impegno a far sì che la giunta regionale si impegni a trovare delle soluzioni per i lavoratori interessati. In particolare, quello su cui si lavorerà saranno le possibilità di ricollocazione e gli ammortizzatori in deroga. Siccome la prima ipotesi, al momento, è alquanto difficile sul territorio monfalconese, ci si concentrerà sulla seconda. La speranza è sempre l'ultima a morire, ma dobbiamo comunque fare i conti con la situazione attuale, che certo non è positiva per il mercato occupazionale e produttivo locale: per questo ci concentreremo soprattutto sulla possibilità di garantire sostegni ai lavoratori in caso di bisogno.

Come prima cosa quindi ho richiesto alla Giunta regionale di verificare tutti i regolamenti inerenti a Cigo, ammortizzatori in deroga e lavori socialmente utili per capire come poter integrare questi tre strumenti facendo in modo che si supportino e non ostacolino le rispettive applicazioni.

venerdì 5 febbraio 2010

Dei dialetti...

E' un testo un po' lungo, ma vale la pena. Il perchè della legge di tutela dei dialetti.


Il testo unificato delle Proposte di Legge n. 20, n. 21 e n. 47 “Valorizzazione dei dialetti di origine veneta parlati nella regione Friuli Venezia Giulia” porta a compimento quel importante lavoro che il Consiglio regionale ha svolto, in questi ultimi anni, nell’ottica di valorizzazione di tutte le identità linguistiche e culturali presenti nella nostra regione (…) .La norma oggi in discussione si pone comunque come obiettivo, in armonia con i principi internazionali di rispetto della diversità culturali e linguistiche, la valorizzazione dei dialetti di origine veneta parlati nel Friuli Venezia Giulia, nelle loro diverse espressioni. In particolare il testo fa esplicito riferimento al triestino, al bisiaco, al gradese, al maranese, al muggesano, al liventino, all’istroveneto, al dalmatico e al veneto goriziano, pordenonese e udinese.

Dopo aver individuato i principi e le finalità, la norma, al suo Capo II, prevede interventi specifici nel settore studi e ricerche, in quello della attività culturali e dello spettacolo, nel settore della comunicazione, in quello dell’istruzione e infine nel settore toponomastica e cartellonistica.

Al Capo III vengono, poi, definiti i compiti e le responsabilità della Regione, da una parte, e degli Enti Locali, dall’altra, definendo e programmando le varie attività sul territorio regionale, anche attraverso un Comitato regionale specifico per la valorizzazione dei dialetti di origine veneta. (…).

Parlando in generale a come si è giunti alla formulazione di questo testo unificato, è importante dire che le Proposte di Legge di partenza e specialmente la n. 21, a firma dei colleghi della Lega Nord, è stata depositata in Consiglio regionale oltre un anno fa. Questa tempistica, com’è del tutto evidente, sgombera il campo dall’idea che il presente testo sia, in qualche modo, il frutto di quelle dichiarazioni della Lega Nord, fatte questa estate, secondo le quali la difesa della storia e della cultura passa attraverso l’insegnamento dei dialetti nelle scuole. (...)

È giusto ricordare come illustri personaggi, nel secolo scorso, si erano già impegnati con la loro attività di ricerca storica e filologica (...). In particolare sono onorato di ricordare due grandi uomini: l’autorevole storico e linguista prof. Silvio Domini, di Ronchi dei Legionari, realizzatore, tra le altre cose, del monumentale "Vocabolario fraseologico del dialetto 'bisiàc”, nonché socio fondatore dell’Associazione culturale bisiaca, del Consorzio culturale del monfalconese e dell’Istituto giuliano di storia, cultura e documentazione e il poeta gradese Biagio Marin, che nella sua poesia ha sempre mantenute vive le radici che lo legavano alla sua terra alla sua cultura marinara, al suo dialetto.

Concludendo, è del tutto evidente che, nella situazione economica e sociale che sta vivendo la comunità regionale, le priorità d’intervento dell’Amministrazione regionale sono rivolte, e non potrebbe essere altrimenti, al superamento della crisi economica, di quella occupazionale e alla tutela delle fasce più deboli. Ciononostante il presente testo, può aiutare la comunità regionale a mantenere vive queste realtà storiche, culturali e linguistiche e, insieme alle altre comunità storico linguistiche presenti sul territorio, trovare quella coesione per superare l’attuale difficile fase congiunturale.

giovedì 4 febbraio 2010

E Tondo parlerà sul nucleare....


Al Presidente della
IV Commissione Permanente
Alessandro Colautti

e p.c. Al Presidente
del Consiglio Regionale
Edouard Ballaman

Al Presidente della Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia
Renzo Tondo

Al Segretario generale
del Consiglio regionale
Mauro Vigini


OGGETTO: Richiesta di convocazione urgente della IV Commissione ai sensi dell’art. 36, comma 3, del Regolamento consiliare
I sottoscritti consiglieri regionali chiedono, ai sensi dell’art. 36, comma 3, del Regolamento consiliare, la convocazione urgente della IV Commissione consiliare permanente al fine di audire il Presidente della Regione, Renzo Tondo, per conoscere quale sia la posizione del Governo regionale in relazione alla costruzione di impianti nucleari in Friuli Venezia Giulia.
Cordiali saluti.


GIANFRANCO MORETTON
GIORGIO BRANDOLIN
SERGIO LUPIERI
MAURO TRAVANUT


Trieste, 28 gennaio 2010