giovedì 1 marzo 2018


Visita alla Cantina Produttori Cormons

L'importanza di fare impresa: è questo il concetto sottolineato assieme ad Andrea Russo, direttore generale della Cantina Produttori Cormons che ho visitato oggi (sotto la neve!). 

Una realtà importante, con 150 soci, la terza cantina in Fvg e la prima in provincia di Gorizia, che sta attraversando una fase di intenso rinnovamento dopo un periodo di staticità che, se da una parte ha rappresentato un certo immobilismo, dall'altro ha dimostrato la solidità della Cantina sul mercato.



Come ha spiegato il direttore, «da questo abbiamo voluto ripartire, con un programmo di restilyng dell'aspetto e del contenuto delle nostre bottiglie puntando sul treno della ribolla, un treno che non dobbiamo perdere». Con oltre 15 milioni di investimenti, rimane ora aperto il capitolo del passaggio di proprietà della sede, che la Regione Fvg ha però intenzione di chiudere entro la legislatura. Sono molto soddisfatto di aver visitato una cooperativa che ha una forte tendenza all'innovazione e si affida ai giovani nel suo Cda. Il problema di fare rete, specialmente tra gli operatori del settore più piccoli, è un concetto che deve assolutamente far breccia.

mercoledì 28 febbraio 2018

Incontro sul Polo intermodale

Ieri a Ronchi si è discusso del Polo intermodale di Ronchi. Un tema molto importante, che come si vede interessa molto il territorio. 

Io ho ribadito i concetti che ho già espresso più volte: il polo intermodale deve essere il fulcro di un sistema coordinato di trasporti che non coinvolge solo il Fvg ma un'area che spazia anche a Slovenia e Croazia, e per questo dobbiamo pensare a come sviluppare l'area non ancora utilizzata, oltre 40 ettari, in modo funzionale e non realizzando l'ennesimo inutile centro commerciale.


Visita all'azienda Miko, eccellenza goriziana

Oggi, mercoledì 28 febbraio, nell'ambito della serie di visite alla scoperta delle eccellenze locali, ho visitato l'azienda Miko, situata nella zona industriale di Gorizia. Nata nel 1997, Miko S.r.l. è l'azienda italiana che produce Dinamica, la prima microfibra ecologica dalle elevate prestazioni adatta a molti settori di applicazione. Una stoffa che nasce dal riciclo del poliestere derivato dai tessuti in poliestere (T-shirts, tessuti, etc.) e PET (bottiglie, plastica, etc.), in un processo produttivo simile a quello usato per il riciclaggio della carta, in cui non vengono impiegate sostanze chimiche dannose. Riciclare il poliestere significa ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2 nell'atmosfera dell'80% se paragonato al tradizionale processo produttivo del poliestere derivante da petrolio. 

Citata anche nel Rapporto Eurispes 2008 tra le migliori Eccellenze italiane, Miko è partner di Asahi Kasei, colosso industriale giapponese, e sebbene il rivestimento di interni auto rappresenti il principale settore di utilizzo di Dinamica, è ormai presente anche nei settori aerospace, furnishing, contract, marine e fashion. 

Si tratta di una realtà di vera innovazione tutta italiana, che dà lavoro a una settantina di giovani dell'Isontino, e che dimostra come, con il giusto spirito imprenditoriale, anche l'impresa locale può arrivare ai massimi livelli. 

 Nella foto, sono con l'amministratore delegato Lorenzo Terraneo.


martedì 27 febbraio 2018

Incontro con Confartigianato

Provvedimenti per tutelare i piccoli imprenditori nel pagamento dei lavori eseguiti, meno burocrazia, incentivi all'innovazione: queste sono state le tre principali richieste che Confartigianato Isontino mi ha sottoposto nel corso dell'incontro svoltosi ieri, martedì 27 febbraio, nella sede di Gradisca d'Isonzo. Richieste che ho fatto proprie, spiegando che si è lavorato in quella direzione, pur senza raggiungere tutti gli obiettivi. Una minor burocrazia è un problema da risolvere in tutti i campi, non solo in quello imprenditoriale.



Per quanto riguarda i pagamenti, la strada potrebbe essere quella di chiamare in causa l'ente appaltatore, quando la stazione appaltante non adempie ai suoi obblighi verso l'artigiano, che ha il diritto di essere pagato per il suo lavoro. Per quanto riguarda l'innovazione, è solo seguendo quella via che il tessuto economico locale può sopravvivere.

Mi ha fatto piacere che gli artigiani mi abbiano ringraziato per essere sempre stato un interlocutore importante in questi cinque anni. Da parte mia, ho spiegato che molte cose sono state fatte, come rateizzazione dei debiti pregressi, ma molte altre restano da fare: penso in primo luogo all'estensione del ''bonus'' degli 80 euro anche a pensionati e autonomi. Il lavoro da fare è molto ma ci sono le premesse per farlo bene.

sabato 24 febbraio 2018

Ieri ho incontrato l'Anpi provinciale. Io e il presidente, Ennio Pironi, abbiamo condiviso, in questi tempi in cui la violenza squadrista sta oltrepassando ogni limite (non solo verbale), la necessità di difendere ogni giorno i valori dell'antifascismo e della democrazia.


venerdì 23 febbraio 2018

Coldiretti: firma impegno in 5 punti

Un impegno in cinque punti da portare avanti per i prossimi anni, concentrato sulla semplificazione, la creazione di un ministero che prenda in carico il ''cibo'', la conclusione del percorso legislativo sui reati in materia agricola: è stato firmato giovedì 22 febbraio da me e Coldiretti di Gorizia nel corso del colloquio su quanto è stato fatto e quanto rimane ancora da fare. (il documento lo trovate qui: https://www.coldiretti.it/wp-content/uploads/2018/02/MANIFESTO-POLITICO-COLDIRETTI.pdf)



Grazie alla competenza e passione del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, nel corso di questa legislatura è stato fatto moltissimo, ricordiamo solo l'eliminazione dell'Imu agricola e l'Irap. Si è poi puntato sulla qualità e il made in Italy, e c'è stato il volano dell'Expo.

 Ci sono però ancora punti sui quali fare attenzione, come gli accordi in stile Ceta in discussione nei prossimi mesi. La globalizzazione funziona se viene governata specie in un settore in movimento come quello agricolo, che ha visto negli ultimi anni un aumento importante di giovani imprenditori. Abbiamo quindi verificato i progetti locali, tra i quali grande importanza è stata data all'ipotesi di un progetto per la gestione del flusso dell'Isonzo - da realizzare con la massima attenzione alle questioni ambientali - sul quale si potrà agire a livello nazionale per il reperimento di fondi.